Scrivere per un blog non è solo digitare. Non è comunicare un messaggio. Inserire una foto.
Scrivere Pensieri rotondi è dare forma – lo dice anche il titolo – a emozioni, opinioni, riflessioni e ironie del quotidiano che riconosco sensate per te, che mi leggi.
Si può essere utili in tanti modi: fare informazione e dare consigli sono quelli più diffusi.
Io ho scelto un’altra strada: la narrazione. A volte emozionante, altre ironica. A volte letta da molti, altre da quattro gatti.
Quando ricevo i vostri apprezzamenti non è solo la scrittrice che si gloria: è la parte bella di me, che esulta per la gioia semplice di aver dato un piccolo contributo al mondo, nella forma di poche righe che, in quel momento, hanno raccolto sorrisi, lacrime e silenzi, dando voce ad altre madri o padri. Sapere che “sono arrivata” al lettore significa aver adoperato bene la scrittura, che è uno strumento pazzesco. Significa dire a me stessa: ho fatto la cosa giusta.
La grafica è pulita, non ho inserito banner pubblicitari che vi disturbino, la cura che dedico ai contenuti è la stessa che si dedica a una pubblicazione vera e propria, o quasi. Alcuni post nascono in dieci minuti, la foto perfetta si allega da sé in un attimo. Per altri ci sono ore, giorni, di lavoro. Per trovare la parola esatta, ma soprattutto l’immagine che aggiunga qualcosa, che non copra il sapore verbale, ma lo esalti. Per pensare la foto, scattarne magari dieci, venti, scegliere, tagliare, scattare di nuovo o cercarne altre. Il tutto senza alcun compenso, per un pezzo che durerà due giorni. Che magari leggeranno poche decine di persone.
Quello che vi chiedo è:
se amate questo blog, passate parola. Se apprezzate particolarmente un pezzo, condividetelo, fatelo girare. Commentate, nel bene e nel male: molti già lo fanno, ma per qualche strana ragione su facebook e non sul sito.
Io continuerò comunque, e lo farò sempre con questa attenzione, perché difficilmente la passione si accontenta di meno. Ma aiutatemi a promuovere i pensieri rotondi: senza lettori la scrittura è muta. Se mi date una mano voi, potrò occuparmi un po’ meno di marketing, e un po’ più di quello che conta davvero e che so fare: scrivere.
Siete voi, il senso di questo spazio: siete la sua direzione.
Grazie,
Maddalena