PREFAZIONE
Mentre digito, la lavapiatti sciacqua il giorno. È il 28 dicembre 2018. Un giorno qualunque. Stava sul calendario in mezzo a trenta altre caselle come la sua. Lo stesso grembiule, come uno scolaretto, la stessa faccia tonta sopra le teste dei miei figli che passano, i piatti da servire in tavola, gli zaini parcheggiati in attesa di compiti che faranno alla Befana. Tutti quanti.
Questa è una storia che non avrei mai creduto di scrivere. Questo è un passaggio, è l’autostoppista che non pensavi, quello di cui dico in Paracarri. Cristo, se mi ha cambiato la vita! Chissà chi è, questo che tende un dito sulle mie strade, e poi lo prendo, posa il suo sacco nel bagagliaio: «Tutto lì, quello che hai?»
«Mi basta poco» dice.
Questa storia comincia così. È troppo lunga per metterla sul blog. Ma l’ho tracciata giorno per giorno, me la mettevo accanto sui sedili. Sapevo di doverlo fare.
La trovate qui, senza ritocchi né strutturazioni, il testo crudo, così com’è stato. In un racconto-romanzo che si chiama: 0 VIRGOLA 6.
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