Nei gruppi che girano su Facebook qualcuna a volte domanda: cosa posso regalare a una neomamma?
Si scherza, si dice una salsiccia, un tagliere di salumi dopo l’astinenza forzata per rischio toxoplasmosi. Non è una cattiva idea. Il cuscino per l’allattamento. Un vestitino. Okay, certo. Biberon, tiralatte.
Penso a me, al primo figlio, ma anche agli altri due. Quando ero un corpo molle e la vita impazzava, dentro e fuori.
Tempo.
A una neomamma regalerei Tempo. Con la T grande, comoda, che lei ci stia dentro con quella pancia che deve ancora ritirarsi, con quel seno che preme, che gocciola. Con le emozioni che credeva di immaginare e invece adesso è minuscola dentro a non sa cosa.
Ti vengo a trovare, neomamma, ti porto i miei fiori preferiti se non conosco i tuoi. Ti metto un mazzo di margherite fresche se i tulipani non ci sono ancora. Ti porto anche il vaso, così tu non ti alzi, non devi recuperare una bottiglia di plastica vuota se sei ancora in ospedale, o sollevarti sulla scala a cercare i vasi in cima al pensile della cucina. E poi ti do un biglietto semplice, facile: ci scrivo TEMPO.
Tempo da sola col tuo piccolo, mi metterò alla porta, sarò la sentinella che manda via i visitatori quando vuoi riposare.
Tempo col suo papà: sarò la tata che porta fuori il bimbo tra una poppata e l’altra, lo cullerà nel parco, lo addormenterà per un’oretta, due.
Tempo da sola: mi metto in salotto, faccio su e giù cantando e stonando le mie nenie, gli racconto che bella che sei, anche se adesso ti fai un po’ pena, le occhiaie, i capelli stanchi quanto te. Gli spiego che torni subito, mentre ti lascio di là, in bagno, senza fretta, senza pensieri.
Tempo per non fare nulla: ti metto su una pasta, il tuo dvd preferito, ti accendo una candela. Tu pensi al piccolo, e io ti faccio un piccolo albergo.
Tempo con un’amica: e quando te la senti ti porto fuori, ti pago da bere. Allora ti guarderò scolarti una birra sapendo che fa buon latte, e ti dirò: non importa se non sei sempre felice.
Non importa se a volte non ti senti mamma. Il tempo che ci vuole ad essere madre è l’unico che non posso darti.
Commenti 2
Davvero….Perché chi non ci è ancora passato proprio non lo capisce.
Comunque a me che non sono più neo mamma ma solo mamma farebbe piacere lo stesso!
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Chi non ci è passato non lo capisce, chi ci è passato tanto tempo fa ha dimenticato… cosa vogliamo fare? 😉 La tua comunque è un’ottima osservazione, in fondo essere coccolate e staccare è sempre un pensiero carino. Grazie Priscilla!