Tieni una cosa che ti renda riconoscibile, mentre cresci.
Un dettaglio che rimanga, identico, negli anni. Uno dei tuoi boccoli, ad esempio. Che non sia stirato dalle cose comuni.
Ognuno dei tuoi capelli cadrà, sarà sostituito da un capello nuovo. Ogni cellula di quella pelle che per un po’ mi è appartenuta, sarà scalzata. La tua statura cambia così velocemente. La voce si affina, si fa sicura. Si accorda a una testa che ordina concetti, li mette in fila, li espone.
Tieni qualcosa di adesso, per quando sarai una ragazza, per ogni giorno che ti conosco da capo e vorrei un capo di questo filo, un segno. Per quando ogni ragione del tuo ridere sarà mutata, i tuoi gusti saranno cambiati. Cambiata la tua bocca, e ogni tuo dentino sarà custodito nello scrigno sapiente di una fatina.
Tieni qualcosa. La tua vaporosa fantasia, per esempio, l’uso reinventato di una sciarpa, un tovagliolo diventato sposa, i tuoi miscugli di saponi. La predilezione per il colore rosa. La tua esuberanza che scintilla, la parlantina quasi estenuante, come gesticoli mentre argomenti, il cantilenare di una voce fiera, che impugna verità assolute.
Tieni una cosa, una soltanto, che ti renda riconoscibile, mentre sei nuova sempre: come quel piccolo segno sull’orecchio, come le tue ciglia lunghe, le sopracciglia rade. Il mignolino del piede arricciato verso l’interno. Le gambe piegate in su quando dormi, che non so come fai. La tua golosità per il cioccolato, la tua fatica al mattino. Come ti accasci, riversa sulla spalla di uno di noi, sul divano, oppure sul tavolo davanti alla colazione. Falla aspettare quella merenda, scartata anzitempo, mentre coroni il piatto con un’areola di chioma e di sonno.
Tieni qualcosa che resti, come il centro quando si fa un cerchio con il compasso. Perché a volte vedrò raggi e tratti incerti, e ti cercherò fuori e ti cercherò dentro. E avrò bisogno di un punto fermo, anch’io, mentre starò ferma e salda perché tu possa sempre trovarmi.
Commenti 4
Che bello Maddalena questo post, almeno quanto la tua bimba nella foto, sembra una poesia. Quando parli dei tuoi figli dai indiscutibilmete il meglio di te.
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Ma grazie… sì è un po’ cadenzato come post, in realtà l’ho scritto qualche tempo fa, ci sono finita addosso ieri, l’ho sentito giusto per adesso e l’ho pubblicato.
E’ stupendo quello che hai scritto 🙂
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Che cara, grazie Carmen!