Mia madre ci teneva due mesi secchi qui in montagna: sì, proprio dove siamo adesso, in questo paesino che si veniva su gli ultimi di giugno. Capitava che era il 29, me lo ricordo perché è il suo onomastico. Le donne gonfie dei covoni di fieno, noi bimbi muti per quattro ore di viaggio, le canzoncine, i cracker sui sedili. Avremo rotto i coglioni come li rompono tutti i bambini, immagino. Però arrivavamo e io mica mi ricordo una sola voce alzata, un pianto: io mi ricordo le donne e i covoni.
2
Intimità
Sono giorni buoni. Filari di viti.
Di tre figli ce n’è sempre uno che scivola, sfugge. Qualcuno con un piccolo brivido di paura, un malcontento. Una piccola fatica. Come nelle gite in montagna, tirare il più lento, motivare, aspettare. E c’è sempre il più leggero, quello che salta le radici, ride ai fossati, schiamazza nei ruscelli, insegue i girini.
– Tu ci riesci a essere innamorato di tutti nello stesso momento?
Mathias ha il pc sulle gambe, seduto nella poltrona a righe.
– No.