Io mi curo di rassicurare i miei figli.
A Patrick dico: “Tu sarai sempre il mio ometto.”
“Mi vorrai sempre bene?” domanda a giorni. Altri è sicuro, vola sui suoi numeri, digita sulla calcolatrice. “Mamma, tolgo il volume, va beme?” Si perde la “n” parlando in fretta, alla sua maniera aspirata. Viaggia nel suo mondo, dimentica l’intorno. Quando atterra mi trova, di nuovo: “Sempre” lo rassicuro. “Anzi, sempre di più.”…
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