Imparare. Da capo. Non tutto, ti tieni quel tono che ti sfugge, troppa dolcezza ti sfigura. Ma devi smetterla di difenderti, prima, e di colpevolizzarti, poi. E imparare: la possibilità di quei piccoli sgorbi materni. Che poi tua figlia ci ha disegnato sopra. E poi ti cade una goccia di succo, non te ne sei accorta. Sembrano gli occhi di un corvo nella notte. A te non pare, e a lei fanno paura.
4
Abbiamo tutti i nostri vetri rotti da nascondere
Il pomeriggio che Mathias ha recuperato il pallone e si appresta a giocare una partita con Patrick, la bandiera è stesa al suolo. Nessuno ha notato che il vaso è scomparso. Ho guardato quello stendardo a terra, mi sono chiesta chi l’avesse adagiato con tanta precisione. Qualche ora più tardi le voci dei miei risuonano ferme, lì fuori. Intorno al tavolino che ha smesso di traballare anche lui, quasi: “Dovevi dirlo. È pericoloso. Dovevi dirlo.”