Passerai le cinque lavatrici successive a spennare calzini antiscivolo pieni di erba sintetica perché – va da sé – le feste fighe non si fanno più a casa della mamma o dei nonni, sul terrazzo in estate, in oratorio in inverno: si fanno nei megacentri di gonfiabili & co. Al limite ai Mc Donald’s, dove con gaudio nauseabondo ingurgiti il tuo Big Mac alle ore diciassette e dieci, e poi finisci pure le frites dei figli, rutti a suon di coca cola troppo gassata e, infine, logicamente metti su una pasta quando alle 7,30 pm rincasi e vorresti sbracarti sul divano in cerca di silenzio, la bolla al naso, la tv che gira a vuoto.
Poi ti arriva lui: l’invito alternativo.
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