Mia mamma faceva la casalinga: avevo perfino i fazzoletti stirati. I letti al mattino erano già pronti per la notte, e la straordinarietà era vederla pattinare per i corridoi con le pezze sotto i piedi, spingendo la lucidatrice.
Io le pezze, amore mio, le ho da un’altra parte: certo non mi serve metterle sotto i piedi, ché qui di lucido non c’è più nemmeno il pensiero e l’evento eccezionale è l’aspirapolvere. Però, mi concederai, tua madre passa lunghissime, dico lunghissime ore a giocare con te
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