Vorrei dire “grazie” come lo dici tu, come lo dicono i bambini piccoli. In quel modo impreciso nei fonemi, certo nelle intenzioni. Confuso nella logica, chiaro nei sentimenti. Sei nella fase della vita in cui dare e avere, per poco, ancora si mischiano. Tentennano un istante intorno a “io”, si perderanno nel prossimo “mio” ma per adesso – ancora – sono gemelli siamesi
Il mondo a modo tuo
Davanti alla bocciofila ti ho messa giù, hai camminato un po’, trotterellavi con la camiciola lilla che svolazzando ti somigliava. Ti sei diretta verso un grosso albero, il grissino saldo nella mano, e l’hai abbracciato.
Ti guardo restando indietro quanto basta a non distrarti: lo sai che abbracciare un albero è abbracciare la vita? Sembravi una poesia in carne e ossa…