Faccio il gioco di guardarlo a pezzi, un pezzo dopo l’altro, e ricomporre da quale squarcio risulti già indiscutibilmente bono. Di solito mi basta il mento, una spalla. Ebbene il primo ritaglio di oggi è malauguratamente i bambini che lo zavorrano, il pensiero immediato è “figo. Peccato che ha figli.”