Vale la pena capacitarci che non siamo capaci di tutto. Dobbiamo scendere a patti con la verità che la nostra onnipotenza non solo non esiste, ma nemmeno servirebbe: ogni figlio è della vita, non della madre.
L’asilo è un buon posto, dove impararlo. Dove iniziare a rinunciare a qualcuno dei loro omaggi, dei loro abbracci, delle loro, accese, novità.
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