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Maternità

Mentre gli altri dormono

Tu e io.
Certe mattine ho sperato di entrare e non avere nessuno. Impadronirmi della cucina: io, e i miei sbadigli. Avere un piccolo tempo come un segreto, la conquista conseguita con le vostre notti finalmente lunghe.
E invece appena spunto nel corridoio, la casa ancora bevuta dal buio, guardo subito avanti, se la porta è aperta, se vedo una lingua di luce. Trovare tutto identico alla sera prima, la soglia intonsa, la stessa penombra, quasi mi delude.
Ma sei lì. Prima di me, il più dei sabati mattina. O appena dopo. Quando il caffè sporca il fondo della tazza rosa e sul mio piatto restano le spoglie di una banana. Siamo la stessa impazienza, il sonno leggero

Altre Verità

Sabato mattina

IL MONDO È ANCORA BUONO
Il sole addosso all’autunno, scova teste già fuori casa, ombre colano dai marciapiedi, il panettiere è già al secondo giro d’infornate, aromi si mescolano con l’odore del primo mattino.
Qualcuno dice “sai di essere madre quando andare dal droghiere da sola ti sembra vacanza.”
Invece ho chiuso il mio cappottino, stretto stretto, rasento il muro come una clandestina, inseguo la strada fin dove volta, poi un gomito di asfalto e infine la piazzetta: sto andando a fare gli esami del sangue. E non mi sembra affatto vacanza.