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Maternità

Io sono appena dietro

Mi manchi in questa casa in queste ore come manca chi è lontano nei gesti. Sarebbe diverso, vedere il tuo letto con le bambole che Isabelle ci ha messo, oppure trovarvi lei che ci si infila. Sarebbe diverso il tuo posto non più conteso a tavola, e anche i disegni che stremano il davanzale. I tuoi capelli sul pavimento, quelli rimasti annodati in elastici che intorno raccontano le tue traiettorie.
Se fossimo ancora perfettamente “noi”.

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Maternità

Sospesa

– Se no la ricoveriamo. Cinque giorni, la ribaltano come un guanto e vediamo.
Si è segnata il mio numero di telefono su un foglietto, ci ha messo accanto una freccina rossa, la ricalca due volte con la biro.

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Maternità

Stlüt: passo e chiudo

Partiamo dopo le prime due dosi di antibiotico e dieci puntate in bagno. La macchina piena, seduti dietro, voi, tu al finestrino. Lo sai qual è il bagaglio più grande? Quello che riempie il baule, che mi porto dentro a ogni sosta? Noi: ho bisogno di mollare i pensieri come quelle bestie sull’autostrada nell’afa. Legate a un guardrail

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Maternità

Ti conviene amare

Avevo appena rovesciato il caffè. Una tazza intera, sui miei fogli, il mio libro. Mathias entra dal giardino. Cosa fai?
Eh, non hai sentito? Se non accendi il telefono, non guardi skype.
No. Non accendo. Non guardo.
Oggi va che mi prendo un giorno dalla maternità, mi riduco al minimo sindacale