Prima servì convincere i genitori più ortodossi che stare all’aperto era più sicuro. Poi che i libri si potevano sfogliare in un prato e i tablet consultare su una panchina, e che molte cose si imparano con altri materiali. Poi che la creatività era quella che ci stava salvando!
Ma io sapevo di non poter essere sua
Disse hai dei bei fianchi. Raccolse la mano, la passò sul profilo sinistro del mio corpo. Ero vestita in modo semplice, quei jeans così larghi al fondo, e lunghi: i sabot spuntavano appena, come segreti. La maglietta lasciava fuori una luna di pancia ancora cittadina, pallida. Era un ragazzo per bene, uno che non osa oltre il dovuto. Uno che adesso il ricordo scava e gli lascia un collo nel nulla, nessun volto, più, nessun ricciolo ai capelli. Ma io sapevo di non poter essere sua.