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Maternità

Scusa

Ho imparato a chiedere scusa. In basso, accovacciata sulle gambe, gli occhi dentro a quei momenti rapidi di pupille che se non le prendi al volo già scappano. Perché forse a loro basta che li guardi di nuovo e poi gli passa in fretta. Sarah mi rincorre, a volte, supplichevole: “Mamma, non essere arrabbiata…”, poi vola su due parole che le dico, tra i capelli della Barbie dimentica.
Potrei farmelo bastare, così rimango Grande. Invece penso che la forza di un genitore non sta nella sua marmorea irremovibilità