Ho visto palate di bene, in questi giorni. In quel disegno che poi porta, con la pasta molle per attaccarlo bene. Nei loro gesti piccoli e precisi la sera quando mi aiutano a preparare gli zaini per la scuola, i grembiuli, le merendine. Nei buonanotte che mio marito ci ha lasciato sui cuscini, baci di carta da labbra vermiglie. Nelle cure del personale ospedaliero, nei camici che spaventano e poi smettono di fare paura, perché hanno parole piene di premura, e sguazzano in larghi sorrisi.