… MA NON TUTTE LE MAMME HANNO MAMMELLE
Tette.
Mi arriva in bacheca un post il giorno della festa della donna. Va bene. Fortuna la festa della tetta non esiste, non sarei invitata. Mi fa piacere constatare che non sono la sola: in questo gruppo di cui faccio parte si parla di tutto, come sempre sui social, e sta volta arriva una sorta di mio alter-ego, un seno spento dopo l’allattamento. Chiede consigli, creme, intrugli e rimedi. Mi accodo, vorrei un miracolo.
Ottiene: cordoglio, solidarietà, simpatia.
Certo, la solidarietà non le ha mai gonfiate né ripristinate a nessuna. Ma intuisco che dovrò farmela bastare.
Perché l’inverno è una cosa. La giacca a vento, push-up o meno, scende giù come scende, non ha mai avuto grandi sbalzi, grosse curve di livello. Ci sta. Ci sono le spalle, le cuciture, a tenerla su. Ma poi? Poi comincia la resa dei conti. La giacca di mezza stagione scura mi slancia senza che il mio metro e settanta ne abbia bisogno ma – come dire? – ognuno ha i suoi pregi: io ho la statura. E la magrezza, per quelle madri tondeggianti che credono sia la conquista del secolo. Bene: non posso stendermi a pancia in giù su una spiaggia di sassi che trafiggono le costole, ma ho risolto con la montagna.
Le prime avvisaglie di disagio psico-emotivo arrivano con il golf, quindi s’impennano alla dovuta svestizione che lasciandomi in maglietta agli ormai 25 gradi mi abbandonano alla più inevitabile e crudele platealità.
La prima t-shirt della stagione è come la prima volta che levi il pareo in spiaggia.
Con la differenza che i chili in più potresti provare a toglierli, ma le tette in meno non puoi provare a metterle.
Tette. Da quando la primavera è ufficialmente sbocciata non vedo altro.
Tette delle madri fuori da scuola. Tette delle anziane a fare la spesa (oddio, forse ancora meglio le mie), tette alla tv. Tette. Perfino ragazzine con la faccia da principessa e ancora nessun brufolo, perfino loro: tette.
Passeggio sui navigli, spingo fiera la mia terza infante, la felpa mi ripara dagli sguardi o m’illude, un ragazzetto passa in bicicletta: “Ciao ciao belle tettine…” Quella canzone demente di chi… Bersani?
Forse nemmeno mi ha vista, ma guarda caso la canticchia appena m’incrocia. Me la porto nel reggiseno mezzo vuoto per il resto del pomeriggio.
D’altronde non sono mai stata una quarta (di cosa lo sapete), ho schivato a fatica mille “ma come? Davvero allatti?”, e sopportato centinaia di volte lo sguardo di chi interroga le mie tett(in)e quando dico che allatto, come il più grande miracolo della natura.
Donne informose, a voi dedico queste righe, a voi mi unisco in un affettuoso sodalizio. Datemi un paio di giorni (visto che un paio di tette non si può), e mi vedrete fiera per le strade con una maglietta liberatoria:
“Sì, lo so… Abbiate pietà: ne ho allattati 3.”
Commenti 15
Non ho mai allattato, ma ho la tua stessa caratteristica… fino ad ora non me ne ero fatta un problema, forse comincerò a pensarci… eheheh. Sei troppo forte. Continua così!
Author
Forte tu, se non te ne fai un problema 🙂 O, forse, sei messa meno peggio di me (più probabile). Grazie!
Eccomi qua, con due tette belle sgonfie, succhiate via da mia figlia. Perché io prima le avevo pure, ma ora sono sparite. Che tristezza, Maddalena!
Author
Ahaha, tanta solidarietà, Marta! Quindi possiamo affermare a ragion veduta che chi sostiene che l’allattamento è una ginnastica per il seno e che le rinvigorisce dice una balla colossale! 🙂
Mi sento troppo chiamata in causa!
Il piattume è sempre stato il mio crucio: io circondata da amiche 15 centimetri più basse di me ma con 2-3 taglie di reggiseno in più.
Loro con floridi balconi, io che mi accontentavo dello stacco di coscia.
Però ammettiamolo: non è la stessa cosa!
Adesso che ho fatto pace con loro due aspetto solo l’esito di un possibile quarto allattamento, tra qualche mese, ad una età decisamente avanzata. Lì non ci sarà gravità che tenga!!I
Impe PS. traghettata dal blog della Puff
Author
Sttt… senti? Si leva una Ola e un applauso: sia per le minitette, sia per i tuoi numerosi figli (e allattamenti): complimenti! ps: che vuol dire il tuo PS?
Affermiamolo! E non stento a credere che l’allattamento prolungato riduca il rischio di tumore alla mammella: non c’è più nulla (battuta a parte, ci credo davvero)!
Author
Ahaha! Bella, Marta! Io quando la gine mi striglia perché non faccio le mammografie ribatto: “Ma ci fosse qualcosa me ne accorgerei, no? Qui anche un granellino salta all’occhio.” Malauguratamente tutto può succedere e lo scopo è beccare i bastardi prima che siano visibili. Spero davvero che l’allattamento mi abbia pro-tetta 🙂
Aaaah. Le tette sgonfie post allattamento. Che tragedia! La mia terza è rimasta tale, ma invece delle tette mi ritrovo due prugnette sgonfie. Una tristezza…
Mi consolo guardando i miei bambini: sono così perché le mie prugnette sgonfie li hanno nutriti.
E mi illudo col push up… -.-
Author
Quando ho letto ‘la mia terza’ ho pensato alla terza figlia, ma non mi tornava. Poi alla terza tetta, ma non tornava nemmeno questo. Poi ho capito 😉 Sì, Silvia, sgonfie ma tronfie per aver allattato!
Ah, ah, ah!!! E battito di mano (non so dove sono le faccine e manine qua!?) Grande ancora una volta, Madda! E grazie per aver ‘osannato’ e ‘eroicizzato tutte noi assi da stiro che per qualche inspiegabile miracolo hanno allattato ben tre pargoli.
PS: Uno dei pochi vantaggi della Norvegia e’ che si va col giaccone 11 -12 mesi all’anno!!!
Author
Eheh, o si piange o si ride. Per ora ho scelto di ridere. E tu hai scelto il paese giusto. Verrò al nord anche io, qui cominciano le prime magliette, fortuna oggi mi ha salvato il vento: il golfino l’ho tenuto volentieri (non che fosse imbottito…).
pensa che io ho sempre avuto una quarta abbondante e non sono riuscita ad allattare. lo scorso anno, eco al seno, la rivelazione: qui di ghiandola mammaria ce n’è ben poca, è tutto adipe. oltre al danno la beffa
Author
Quarta? Io alla quarta non ci arriverei nemmeno se mi trapiantassero le chiappe sul costato 😀 Peccato davvero per l’allattamento, è proprio vero che la taglia e il latte non sono necessariamente legati…
Pingback: Smalti | Pensieri rotondi