Provo a togliere i «ma allora» e i «dovrei»
come si taglia un bordo ad appunti non miei.
Provo a smettere di essere un ruolo
che è come un palo puntato al suolo…
Non serve rabbia né rivendicazione
serve giocare con l’immaginazione
che ogni luogo in cui ci incastoniamo
ci rende un millesimo di quello che siamo:
rispondiamo alla pietra e ai monili
composte e accettabili siamo gentili,
reagiamo ai simboli e ai gioielli
vogliamo mostrare che siamo più di quelli.
Ma ogni lotta dimostra una guerra
ci ribelliamo perché restiamo a terra.
Basterebbe il coraggio di immaginare
che niente e nessuno ci può salvare.
Niente e nessuno ci può definire,
non è una condanna: è cominciare a fluire.
[Photo by alve odonnell on Unsplash]
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