Sei una brava madre.
Anche se non l’hai sentito piangere perché la lavatrice era in centrifuga e tu… ti stavi asciugando i capelli. Allora sei corsa di là, c’era un sibilo, arrivi, il piccolo è rosso. Tardi, ma sei arrivata. Coi sensi di colpa, perché sei una brava madre.
Anche se l’hai costretto in quella tutina poco elasticizzata che ti ha regalato tua zia, e lui piangeva, e tu insistevi, volevi mettergliela per il compleanno dei nonni.
Anche se hai fatto male i conti, sei uscita con un solo pannolino, e la seconda volta che si sporca devi lasciarlo così, lo porti nella carrozzina per il centro e un po’ ti sbrighi perché ti dispiace, un po’ ti godi il giro comunque.
Sei una brava madre.
Anche quando giochi con lui e intanto telefoni a un’amica. Anche se gli hai detto sì al terzo cartone animato, quando gli dai una caramella per consolarlo e pensi che così gli attacchi il vizio e gli rovini i denti. Sei una brava madre anche quando lo porti a spasso, lo tieni legato nel passeggino per fare prima, e poi gli lasci fare i suoi due passi sghembi solo gli ultimi dieci minuti: “Una volta e poi basta, che è tardi.”
Sei una brava madre.
Anche quando arrivi in ritardo all’asilo, e il suo naso è rimasto il solo attaccato alla porta, che fa gli aloni sul vetro. Anche se il suo ennesimo malanno ti ha fatto bestemmiare anziché farti pena. Anche se è caduto dall’altalena perché stavi chiacchierando, dallo scivolo perché “non ho fatto in tempo”.
Anche se sei uscita stamattina pensando che avevi voglia di andare in ufficio. Sei una brava madre quando ci vai volentieri, e lo sei quando non ti staccheresti mai da lui.
Quando esci con le amiche e pensi a lui. Quando esci e di lui ti dimentichi.
Sei una brava madre. Perché ti sei riconosciuta in tutte queste cose. Perché è sapendo di esserlo che lo diventerai. E ti perdonerai per quando non lo sei.
Commenti 16
Mi hai dato proprio il buongiorno in questa soleggiata domenica berlinese (sì, c’e sole da ieri e caldo e non ci credo). Mi ricorderò di questo tuo post il giorno in cui avrò qualcuno di cui prendermi cura. Ho il senso di colpa facile. Ci ho fatto anche un sogno a tema la notte scorsa, che forse voleva indicarmi qual è il motivo che mi spinge a rimandare una possibile maternità. Il sogno terminava in modo incoraggiante però. E io ci rifletto su e mi guardo dentro. Un abbraccione Maddalena.
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Berlino era una delle città che si era detto ci andiamo. Prima di un figlio. Abbiamo fatto tre figli e non abbiamo mai volato a Berlino. Tu vivi lì e non voli verso la maternità. C’è un tempo per tutto. Leggendoci a vicenda forse ci contagiamo. Ho anche io mille paure, e anche sulla maternità ne avevo. Pensa che il mio sogno ricorrente è il mare grosso, credo simboleggi emozioni troppo invadenti. Il bello è che stanotte, per la prima volta, avevo una barca. Un bacio!
Ho trovato il tuo Blog per caso e ti sto leggendo tanto. .. hai una capacità di usare le parole che mi affascina. ..
Avevo bisogno di sentire queste parole oggi, sono state vibrazioni per la mia anima…
Grazie.
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Ciao Elena, benvenuta… Chi si ritrova in queste righe ha un animo sensibile. Forse per questo le mie parole ti toccano, e io ti ringrazio di cuore.
Queste parole sono da stampare e rileggere nei momenti di sconforto. Grazie, Maddalena cara!
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Grazie a te Marta! Sei una mamma piena di attenzione ed empatia verso la tua piccola, sono sicura che fai piccoli sbagli ma forse poi hai grandi sensi di colpa perché sei premurosa e sensibile 🙂
apprezzo e condivido il senso e le parole di questo post, e non lo dico tanto per dire: da pediatra ho passato una vita a consolare madri afflitte da sensi di colpa.
d’altronde solo assolvendole, facendole sentire brave, puoi sperare che la volta successiva pongano maggior attenzione al proprio figlio.
ml
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Pediatra? Non lo sapevo. Che bel lavoro, forse in un’altra vita l’avrei scelto. Apprezzo molto quello che dici, purtroppo tendiamo sempre al perfezionismo, e non sempre i medici ci aiutano con empatia e incoraggiamento. Grazie…
Sono una brava madre anche quando dico loro ‘ arrivo subito!’…….e poi passano 10 minuti?
Ho bisogno di veramente moooooolto perdono!
Splendido post, grazie!!
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Non me lo dire. Credo nessuna madre sia esente da quel “arrivo” che dura dieci minuti. Se vuoi ho scritto proprio di queste attese inferte ai figli sul post Finte priorità. Grazie per la tua visita e le tue parole, sono sempre, sempre dell’idea che chi si ferma a farsi domande e si ritrova anche in queste righe è una persona attenta. Una brava madre.
Grazie. Bellissimo post. C’è sempre bisogno di parole di conforto quando si è madri, di non sentirsi sole. La paura di sbagliare ce la portiamo dietro come un pesante zainetto da cui è difficile liberarci.
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Ciao Alessia! Infatti, io credo che abbiamo tutte bisogno di incoraggiamento, solo con quello possiamo migliorare ed essere più serene. Grazie…
Non so se importa, essere brave madri. Secondo me importa essere buoni esseri umani, con i nostri pregi e difetti, entrambi sempre migliorabili. Ma chissà…io non ne so niente, in fondo. 😉
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In entrambi i casi è necessario sapersi assolvere, vedere il buono che siamo, farne scorta. Da lì, poi, si riempiono le buche.
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