Poi c’è stata la crociata del materiale. Ho dovuto dirlo, in qualche svolta del percorso accidentato tra folla e prezzi: «No, be’, sembriamo cittadini fantozziani, ma è che noi in montagna ci andiamo eccome, solo che è sempre d’estate. D’estate siamo esperti»
Sarebbe come andare via senza salutare
Allora grazie. In ordine sparso e confuso come fa il salvadanaio del cuore, al rimescolare dei passi. Grazie a Sarah in quella maglietta blu accesa fuori dai cavalli… Grazie a quei giorni al lago… Grazie per quelle mattine che arrivate uno per volta, grazie a quel giorno che pioveva
Idee per spendere del meraviglioso tempo coi bambini
Per chi come me non ha attitudine spiccata ai lavoretti (quella specie di manufatti di dubbia riuscita partoriti con ore di lavoraccio e chilometri di colla o colori) suggerisco alcune attività amene o diversivi che presumibilmente dovrete ritagliare tra le fitte ore di gioco autonomo e pacifico dei figli (?). O, più realisticamente, tra un non so cosa fare e un mamma voglio giocare con te.
Valigie da chiudere
Pensavo meglio. Lo dico. Quattro giorni forse erano fin pochi. Così non ho fatto in tempo a incazzarmi per il clima. Però non ho nemmeno mollato tutta quella zavorra che credevo, in mezzo ai prati alti, nelle gioie che, pure, ci sono state.
Mi siedo qui, sul bordo di questo divano, le valigie affamate nelle altre stanze, e nonostante tutto mi arriva quella cosa che arriva sempre quando chiudi: tutto si arrotonda.
Stlüt: passo e chiudo
Partiamo dopo le prime due dosi di antibiotico e dieci puntate in bagno. La macchina piena, seduti dietro, voi, tu al finestrino. Lo sai qual è il bagaglio più grande? Quello che riempie il baule, che mi porto dentro a ogni sosta? Noi: ho bisogno di mollare i pensieri come quelle bestie sull’autostrada nell’afa. Legate a un guardrail
Evoluzione della vacanza coi figli
PER CHI ANCORA NON SA, PER CHI INVECE SA MA CERCA CONFERMA. E, PIÙ DI TUTTO, PER CHI HA PROLE MISTA.
Ogni età ha le sue sfighe sfide.
– ZERO – SEI MESI: Fase della libertà.
– SEI MESI – TRE ANNI: Fase dello Zecchino d’oro.
– QUATTRO ANNI E OLTRE (ma già a tre, se ha fratelli maggiori): Fase del “non ho voglia”.
Tempi furbi
Si definiscono “tempi furbi” quei tempi che, per loro natura, hanno la capacità di evaporare in maniera del tutto arbitraria.
Ne sono esempio:
Mattino: cinque minuti dal panettiere + ritorno senza incontrare anima viva + rientro e due parole col marito = 45 minuti. Cioè 15 più 30 di tempi furbi (o di logorrea?)…