Ama sempre.
Ci sono due pericoli, nella testa: l’attaccamento e il distacco.
Quando sei troppo attaccata a qualcosa, ti identifichi in essa. Sia questa un’emozione, un dolore, una perdita, un progetto, un ruolo, un’immagine che hai di te. Il tuo potere non è in te, ma in essa.
Quando sei troppo staccata da qualcosa, stai scappando. Da un dolore che ti fa paura, da un progetto che non vuoi ti sovrasti, da un’idea che non vuoi t’imbrigli, da un sogno che non vuoi rischiare diventi «tutto».
Il tuo potere non è in te, ma impegnato nell’evitamento. È, ancora, ciò che è fuori.
Ama sempre.
Ama l’attaccamento perché amandolo si scioglie. Ama il distacco, perché vedendolo lo riduci.
Ama perché amando osservi e ciò che era addosso, diventa a una giusta distanza. E ciò che era lontano, rifuggito, è portato vicino.
L’amore è la distanza esatta.
Ama. Perché per amare devi essere chi ama e non la cosa che vuoi dominare.
Ama. Anche la tua incapacità o insufficienza all’amore.
Perché per amarla devi sentire che non sei l’insufficienza all’amore.
Ama.
Perché la parte da cui ti poni per amare è quello che sei. E quando ci sei, finalmente sei in te, sei di nuovo nel tuo potere. Sei di nuovo tu.
[Foto di Athena da Pexels]