Ho finito un romanzo che non ho mai saputo di odiare. Né di amare. Che, suo malgrado, ha deciso per me.
Direzioni
Una svolta dopo l’altra si ripete lo stesso zigzagare, bivi ricopiano bivi già superati. L’estuario non arriva mai.
Mi fermo sull’argine. Mi manca quando tutto questo torrenziale spingersi non era indispensabile. Quando una giornata cominciava con un grido bambino e si spegneva in un carillon.
Ma tu, che lavoro fai?
Nella mia vita si contano 3 fasi di imbarazzo, ossia quei periodi nei quali si viaggia con un piccolo fardello sempre addosso, la fatica ripartita tra il suo peso e il doverlo nascondere
Dove sei stata?
Sono diventata egoista, chiusa, arcigna, isolata. Perché a Natale nessuno ha voglia di sorrisi al contrario. Così vi ho protetto, così mi sono consolata.
Un passo dentro, due fuori
In tutta la vita, in tutto il mondo, ogni giorno, siamo soggetti a regole, coordinate, compromessi. Cosa, e dove, si è follemente liberi?
Nelle passioni.
Investire in una passione significa addomesticarsi. Promuoversi, stringersi e poi allargarsi a un ritmo che non è più solo quello del tuo respiro, del respiro delle cose e delle parole. Investire in una passione vuol dire che quando fuori tira una brutta aria quel gancio salvifico che ti ancorava ai tuoi visceri è proprio ciò che adesso traballa nel vento
Il rischio delle piccole cose
Mi metto in piccole cose. In testa, nei fatti.
Il film di stasera. Cosa cucino.
Sai com’è facile bastarsi in un menù, sentirsi possibili in un cucchiaio che rimesta il sugo.