Ma la nostalgia non è mai perdita: non mi manca quello che eri, perché sei quello che sei
In mezzo alle ore
Mi piace che al fondo di una giornata dilatata dai pensieri oppure infittita dalle preoccupazioni, ci sei tu.
E anche al mattino.
Sei contento?
Ma certi bisogni dei figli restano gli stessi. Fuggono dentro i pugni, dietro a porte che chiassano. Nelle provocazioni. E invece il cuore resta bambino, non cresce mai svelto come quelle gambe sulla bicicletta.
Madre e figlio
È lei, a toccarlo. Si sporge in piccoli gesti cauti sulla scusa di un cellulare, stanno guardando qualcosa da comprare, una moto, un’automobile. È bella anche rossa, dice lui. Lei tocca un ginocchio con le dita, la sua gamba col gomito.
È stata lei a insistere: – Ti accompagno.
– No, ma’. Lascia stare.
– Ma sì, mi fa piacere.
Stamattina s’è messa il vestito buono, quest’abito color cipria che scende senza il disturbo d’un corpo impreciso. È arrivata sotto casa sua come una fidanzata.
Uscire così, con una follia o un errore
Manuela spennella il lilla, lo avvolge nella stagnola, spennella di nuovo. Intanto un cane è entrato e ciondola tra i nostri piedi, va a sniffare le ciocche cadute di altre clienti. Quando alla fine del tempo di posa apriamo la confezione, lo capisco subito
«Facciamo le pazze»
Aveva detto: – Giochiamo insieme, facciamo le passeggiate, i pic-nic. Facciamo le pazze: ci divertiremo un sacco.